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Messaggio di saluto a padre Mauro, già cappellano dell'Università Tor Vergata e nominato cappellano degli Enti Pubblici di Ricerca Italiana

Ciao Padre Mauro,
mi permetto di darti del Tu dopo molti anni che ci conosciamo e dopo che sei diventato a tutti gli effetti un padre per me e per gli studenti della Cappella Universitaria. Ci siamo conosciuti nel 2010, ben 7 anni fa, io cercavo casa allora e trovai un riferimento spirituale in te e un riferimento familiare nella cappella.
A pensarci bene non abbiamo molte foto o video insieme ma ho impressi in mente le conversazioni fatte insieme. Ti ho conosciuto soprattutto con la catechesi universitaria dove ho trovato pane per quella sete di approfondimento e confronto universale che cercavo. Mentre tu celebravi la liturgia io cantavo nel coro polifonico e a volte rimanevo come il bambino che viene preso dai racconti del pater familias di fronte al camino acceso.
La prima volta che ti ho visto entusiasta è stato ai campionati regionali allo Stadio Farnesina nel 2012, con la US Standard Tor Vergata allora capeggiata da don Fabio Iodice. Per un giorno ti ho visto con la tuta, una veste diversa dalla solita e ho compreso che non eri un extraterrestre. Le tue omelie sono state il maggior nutrimento in questi anni perché rivolte a giovani che cercano sia la Verità che un conforto perenne.
Grazie padre Mauro per esser stato affianco ad ognuno di noi con la tua coerenza, costanza, sincerità e imperturbabile solarità.
Ti auguro un buon viaggio nel nuovo cammino che hai intrapreso, pregheremo per te, prega per noi.


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