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Lavoro, paternità e fede ai giardini vaticani

Giorni fa sono stato invitato ai giardini vaticani,

non avevo mai fatto una pausa pranzo in un altro stato, seppur vicino.

Il sole splendeva alto in cielo, privo di nubi.

 

In questo mese i giardini sono chiusi al pubblico così ho trovato una pace idilliaca.

Si poteva sentire il vento fra le palme,

il rumore della breccia calpestata,

lo scrosciare delle fontane come una cascata dirompente,

il canto degli uccelli.

 

I giardini sembravano un grande labirinto vuoto,

transitavano solo i manutentori.

 

Sono passato davanti l’abitazione di papa Benedetto XVI,

chissà cosa stava pregando.

 

Potrei proseguire nel cercare di raccontare la bellezza di tali giardini

Ma non sarebbe sufficiente,

solo le immagini ne potrebbero raccogliere la potenza espressiva.

 

Al termine di questo pellegrinaggio urbano

sono giunto alla grotta di Lourdes

dove ho potuto pregare il santo rosario con alcuni amici.

 

Ho provato un certo timore avvicinandomi alla statua della Madonna,

l’ho ringraziata e le ho chiesto aiuto allo stesso tempo,

per il dono del #lavoro,

il dono della #paternità,

il dono della #fede.

 

Immerso in tutta quella bellezza,

essa acquisiva valore solo con la preghiera,

con il ringraziamento.



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