Da osservatore ho sempre ammirato il periodo prenatalizio: il primo anno di università fu un lungo tunnel che iniziava il primo giorno di lezione e terminava col prendere coscienza che era già natale. Ci feci caso una sera che, tornando a casa dopo i corsi, uscendo dalla metro presi atto di tutte le lucerne appese. Rimasi abbastanza stupefatto e anche deluso perché quei mesi erano volati al punto che nemmeno mi rendevo conto dello scorrere del tempo per quanto ero preso dallo studio. L’8 dicembre, il giorno dell’Immacolata, è il giorno più comune per allestire l’albero natalizio: dalla soffitta, dallo sgabuzzino, dal garage tiriamo fuori quel cespuglio rivestito di plastica, ci azzardiamo a tirare fuori anche il presepio. Quando ero adolescente non prestavo molta attenzione a questi rituali annuali, vedevo mia madre che con pazienza in mezza giornata preparava l’albero e con un’altra mezza il presepio. Solo negli anni dell’università, per mancanza, ho capito quanto invece quel ricordo...